



Attilio Ferrua
Riccardo Mercenati
Domenico Cera
Con questa pagina, vogliamo documentare pubblicamente il lavoro svolto con Riccardo Mercenati finalizzato alla comprensione del linguaggio musicale nella speranza che possa diventare strumento di stimolo e supporto per tutti gli operatori che, durante le proprie attività, avranno l’occasione di poter entrare a far parte del mondo educativo didattico musicale per non vedenti.

Abbiamo iniziato sbirciando qua e là (noi vedenti), il prezioso contributo offerto da operatori del settore, creando una sintesi di partenza.


Sinceramente, avevamo una paura addosso…. non volevamo sbagliare, trasmettere nozioni sbagliate creando confusione a Riki. Le nostre “convizioni” di studio allora dovevano essere valutate razionalmente da un supervisore. Ecco trovato il nostro maestro correttore.

https://www.braillemuse.net/braille_music_score/it/index.html
in alternativa: NB: accetta anche file XML compressi
https://saomaicenter.org/en/smsoft/smb-online

Cominciamo a produrre.

Preziosa trovata di Attilio ha permesso (a noi vedenti) di tenere “sottocchio” braille e score durante la preparazione delle partiture con dattilobraille.

Evviva si parte……..
Dopo un primo approccio con la creazione di materiale finalizzato alla memorizzazione delle combinazioni braille riferite alla denominazione delle note, abbiamo intrapreso il percorso didattico di solfeggio cantato. Utile è stato suddividere dapprima la conoscenza delle note: “si la sol” successivamente “do re mi” ed infine “fa”.
Urka occorre usare il cervello perchè 3 e 6 possono rappresentare a parità di simbolo due diverse durate. Sarà obbligo ragionare in base al numero di note presenti nella battuta. Scrivendo 3 e 6 abbiamo sia la semibreve che la semicroma.
E ora?
Se ragiono capisco che con una sola nota in battuta e tempo 4/4 sarà senza ombra di dubbio una semibreve se invece ci sono più note, saranno semicrome.


3 = minima e biscroma
6 = semiminima e semibiscroma
” ” = croma e fusa

” 5 ” da solo, indica la posizione della scala in quarta ottava. (quella del do centrale)
Quanto abbiamo faticato a capire il simbolo del cambio ottava. A volte c’era, a volte no. Poi abbiamo intuito che occorre metterlo tutte le volte che si va a capo con la scrittura e tutte le volte che si passa da un’ottava ad un’altra attraverso un salto minimo di una quarta ascendente o discendente.




Se un elemento/battuta si ripete: “2. 3. 5. 6.”
La legatura di valore: “4. 1. 4.” (due celle)


bemolle: “1.2.6.”
diesis: “1.4.6.”
bequadro: “1.6.”



Per il punto di valore digita ” 3 “
Scaricando e aprendo il file zippato allegato troverai del materiale utilizzato con il quale potrai farti un’idea del percorso svolto.
Poi abbiamo modificato la pagina preferendo un braille più ordinato ad uno score stampato…….

Battute di aspetto:

simbolo

2 battute di aspetto

3 battute di aspetto
fino a tre, da quattro in avanti:

“Simbolo di numero” ” 4 ” “simbolo di battuta di aspetto”

“Simbolo di numero” ” 5 ” “simbolo di battuta di aspetto”

“Simbolo di numero” ” 25 ” “simbolo di battuta di aspetto”

Arrivati a questo punto ci siamo avvalsi del supporto delle nuove tecnologie:

indicazioni per caricare plugin odla sul PC (win o mac)

Arrivato il momento di creare un pò di armonia……
Iniziato semplice imissione di bicordo a mani separate. In chiave di violino la nota di riferimento è la più acuta le altre indicate per intervalli discendenti. Viceversa per la chiave di basso dove il riferimento è la nota più bassa e le altre intervalli ascendenti.


Semplice esempio come prima attività.


Bicordo al basso (mano sinistra)



Triadi su linea di basso


Mentre si trafficava ci è venuto in mente che il nostro progetto di inclusione, visti i risultati ottenuti in qualità di arricchimento personale (non in soldi ovviamente ma in termini di benessere e cultura individuale), potrebbe ambire a traguardi maggiori. Usare la musica come principale strumento di comunicazione e connessione mentale e spirituale. Progettare una struttura di promozione sociale composta da operatori attivi nei vari contesti sociali e culturali, con un’attenzione particolare alle persone con disabilità intellettive e/o relazionali, motorie e sensoriali.

Progettare una struttura sociale con al centro la persona e i suoi bisogni, valorizzandone le diversità affinchè diventino ricchezza comune e non più ostacolo ad una piena partecipazione alla vita quotidiana e al tempo libero.
Se sei interessato, contattaci liberamente. Siamo ben felici di condividere con te le nostre esperienze. Il percorso ci ha portato ad affrontare tematiche di apprendimento apparentemente insignificanti per chi gode della vista ma alquanto rilevanti e discriminanti per chi invece non la possiede. L’invito è anche rivolto a tutti coloro che possono darci consigli utili. Stiamo cercando di creare un polo di scambio per condividere la nostra visione della musica intesa come inclusione e benessere collettivo.






















